Overview
Biblioteca Nazionale Centrale
Florence
Italy
RVF 2-3, 36, 189.
Accademia Fiorentina, Florence
Italy
Description
290x213mm (234x172 mm for fols. 4-21 containing Bonaugurelli’s lecture); II + 259 + III fols.
paper; sixteenth and seventeenth-century cursive hands; single lines or small sections of Petrarch’s poems set on left (often underlined in Dini’s lecture), with prose text of lecture distributed across the page beneath either every single line or section of text for Dini’s and Giustiniano’s writings; Petrarch’s poems written in prose and included in the prose text for Bonaugurelli’s lecture.
Lezzione letta da m[esser] Verginio Bonaugurelli nel consolato di m[esser] Ottauiano de’ Medici (fol. 4r)
fol. 1r: title page by a later hand (‘Scritti appartenenti all’antica Accademia della Crusca’);
fol. 1v: blank;
fols. 2r-3r: index of contents of the manuscript;
fol. 3v: blank;
fol. 4r: title page of Bonaugurelli’s lecture (‘Lezzione letta da m[esser] Verginio Bonaugurelli nel consolato di m[esser] Ottauiano de’ Medici’);
fol. 4v: blank;
fol. 5r-5v: preface to Bonaugurelli’s lecture on RVF 2 and 3 (‘Proemio’; <inc> Quello, che è perfetto, si tiene in pregio in quella guisa, che come egli con tenga in se cosa più che humana; <exp> l’opera mia di nessun valore, e tutta scarsa all’appetito di così nobili e così prudenti uditori in qualche parte sodisfaccia);
fol. 5v: colophon: È stata letta questa lettione da m[esser] Verginio buonaugurelli Nel consolato di m[esser] Ottauiano de’ Medici;
fols. 6r-15v: Bonaugurelli’s academic lecture on RVF 2 and 3 (‘Come è Poeta m[esser] franc[esc]o Petrarca, perché imita. E sopra tre luoghi d[e]l med[esim]o oscuri e malageu[o]li’; <inc> Il pregio delli scrittori honorati allora si fa palese, quando nel num[e]ro di molti scritti nessuno errore si conosce, et in molti pensieri, et molti non ui ha dissimiglianza di sentim[en]to ma tutta l’opera verso di se conforme risponde a se stessa con tenore continuato, et equabile, e senza che alcun fallo ui si possa sospicare; <exp> non posso render gratie equali al gran merito, che in VnConsolo come è questi tanto honorato, e tanto degno si conuiene, et a uoi altre [sic] si nobilissimi Vditori, che di nutrire gl’animi u[ost]ri di piu sottile dottrina, e di piu alti pensieri, che i miei non sono in t[ut]ti gl’affari u[ost]ri sete usati tutta uia);
fols 16r-21v: blank;
fol. 181r: title page: LEZIONE | Della Morte | Sopra ’l sonetto | DEL PETRARCA | S’io credessi per morte esser scarco| Letta da Piero Dini | Nell’Accademia Fiorentina | A di 17. di Dic[embre] l’Anno di sua età xvii | 1595;
fol. 181v: blank;
fols. 182r-187v: Piero Dini’s academic lecture on RVF 36 (<inc> Chi non sa, degniss[im]o consolo, virtuosi Accadem[ici] Vditori nobiliss[i]mi che honesta, e lodeuole cosa è, che il giouane alla presenza degli attempati, e suoi magg[io]ri taccia, e con attenzione ascolti? <exp> Resterebbimi si[ignori] Accademici, virtuosi uditori, che io vi ringraziassi del fauore, che fatto m’havete, ma perche il ringratiar con parole pare a me, che sia un uoler disobligare con esse, ne conseruerò più tosto in me perpetua memoria);
fol. 188r-188v: pen strokes;
fols. 206r-211r: Benedetto Giustiniano’s letter to a Monsignor (presumably Piero Dini, according to Ms.Pal. 2, 59) on two obscure passages from Petrarch’s RVF 2 and 3 (<inc> La dolceprattica, et soaue conuersatione delle persone suole, non ch’allettare i cuori humani, ma raddolcir’ anco i piu aspri et piu seluaggi petti et se con simil dolcezza è mescolata l’utilità che dall’altrui ragionare tal’hor si caua; <exp> ch’ella mipuo con la sua pratica giouare facendomi et ricordare stimperar di nuouo molte cose del che ringratiandola infinatame[n]te resto pregando Iddio p[er] ognona felicità, et raccomandandomi infinitame[n]te a m[esser] Ottauio suo fra[te]llo);
fol. 211v: blank.
Other contents:
fols. 23r-33r: Prospero Aquilani’s lecture on the echo (‘Lezione sopra leco di m[esser] Aquilani’);
fols. 33v-37v: blank;
fols. 38r-86r: anonymous academic lecture (‘Che non è ingiura il dire Tu se un bue’);
fols. 86v-100v: blank;
fols. 101r-113v: academic funeral oration for Filippo Sassetti (‘In morte di Filippo Sassetti’);
fol. 113v: epitaph for Filippo Sassetti;
fols. 114r-115r: Ottavio Rinuccini’s canzone addressed to Michele Saladini in praise of Filippo Sassetti (‘Canzone del s[igno]r Ottauio Rinuccini in Lode di Filippo Sassetti Al s[igno]r Marchese Michele Saladini’; <inc> Tra questo chiaro horrore; <exp> Fors’il mio pianto con pietate ascolto);
fols. 115r-116r: Giovan Battista Strozzi’s canzone for the death of Filippo Sassetti (‘Canzone del s[ignor] Gio[van] Bat[tista] Strozzi nella Morte di Filippo Sassetti’; <inc> Oltre i famosi termini d’Alcide; <exp> Non mar, non ualli e tra Fiorenza eil cielo);
fol. 116r: Giovan Battista Vecchietti’s sonnet for the death of Filippo Sassetti (‘Del sig[no]r Gio[van] Bat[tista] Stro Vecchietti in Morte di Filippo Sassetti’; <inc> Lungi dal nation nido lido in strana Terra; <exp> altri i tuoi pregi attentamente ascolti);
fols. 116v-117v: blank;
fol. 119r: pen strokes;
fol. 119v: blank;
fols. 119r-133r: anonymous satirical writing against Filippo Valori’s work Termini di mezzo rilievo e d’intera dottrina, printed in Florence in 1604 (‘Termini di basso rilievo, e di niuna dottrina In causa di poco valore’);
fol. 134r: title page (‘Trattato del duello’);
fols 134v: blank;
fols. 135r-156r: Latin treatise on sword-fighting (‘Lectio de Duello’);
fol. 156v: blank;
fols. 157r-162v: Antonio Querenghi’s lecture on Plato’s cave (‘Dell’antico Platonio, ouero della circonduttione socratica’);
fol. 1622r: strokes of pen;
fol. 1622v: blank;
fols. 163r-165v: Pietro Dini’s facetious academic lecture on hostility between water and wine (<inc> Quel buon’ homaccione cittadino di quell’amoreuole città; <exp> sospinge alle gran cose operare, infonde la possanza a tirarle a buon fine);
fol. 165v: colophon: Fatta da Pietro Dini nell’Acc[ademi]a della Crusca la sera della festa di s[an] Lorenzo, che fu a di 10 di Agosto l’anno 1595;
fol. 165r-165v: blank;
fols. 166r-172r: extract from Traiano Boccalini’s Ragguagli di Parnaso (‘Di Parnaso li tre di luglio’);
fols. 172v: blank; followed by a blank unnumbered fol.;
fols. 173r-177r: anonymous academic lecture on wine (<inc> La presente stagione, ne la quale, essendo quasi maturi tutti li uini, d’altro non si ragiona; <exp> che uol dire, uel quinquies bibe, uel ter bibe, atque etiam bis che anno dieci);
fol. 177v: pen strokes;
fol. 178r: Latin invitation in the form of letter to carnivalesque lunch attributed to Roberto Pucci (‘Carnovali p[ri]mo sessione 3a’);
fols. 178v-179r: blank;
fol. 179v: name of the addressee of Pucci’s letter (‘Dilecto filio Epuloni Voracis[im]o’);
fol. 180r-180v: pen strokes;
fol. 189r: title page (‘Dichiarazione del Bronzin d’Ancona Autore del Dialogo della dignità e nobiltà delle Donne censuratoli in Roma’);
fol. 189v: blank;
fols. 190r-205v: first and second draft of Cristoforo Bronzini’s reply to objections faced by his Della dignità e nobiltà delle donne printed in Florence in 1622-25 (<inc> Censura prima. Primo per esser stato contro lo stile commune; <exp> e però o egli deue essere assoluto dalla Censura con tutti, ò tutti censurati, e condannati con lui);
fols. 212r-215v: Bastiano De Rossi’s facetious letter, dated 26 October 1596, sent to Bonaventuri on the death of a dog (<inc> V[ostra] E[ccellenza] si merauiglierà, che io non costumato di scriuerle le scriua ora à lungo; <exp of letter> Bacio le mani a V[ostra] E[ccellenza] e le prego suprema felicità);
fols. 216r-219v: anonymous letter on Pliny’s Epistulae VIII.8 and 27 (<inc> Io mi sono messo in un dolce obbligo, che è di lasciarmi riuedere a V[ostra] S[ignoria]; <exp of letter> mi cheto perche n’è ora, ma digratia l’opinione di cotesti manuscritti di Firenze, e io di Roma le bacio le mani pregandole felicità);
fol. 220r-220v: copy of Pontiff’s privilege for the first edition of the Vocabolario degli Accademici della Crusca (<inc> Ad futural rei memoria[m]. Cum, sicut accepimus, dilecti filii Accademici Accademiae della Crusca; <exp> si forent exhibite vel ostens[a]e. Dat[um] Rom[a]e apud Sanctum Petrum sub Anulo Piscatoris, die xxi februarii MDCXI, Pontificatus nostri anno sexto); followed by two blank unnumbered fols.;
fol. 221r: Girolamo Aleandro’s Latin letter to Erycius Puteanus (<inc> B. F. quod te Lipsii locum tenere audio; <exp of letter> Adiungam uero etiam uersiculos, quos in obitu Lipsii efuderam; eos tibi probatum iri uolo, salte[m] ab argumento. Vale);
fol. 221r: Girolamo Aleandro’s epigram on Justus Lipsius’s death (<inc> Qua[e] superabat aues, pulcherrima Fama Dearum);
fol. 221v: blank; followed by a blank unnumbered fol.;
fols. 222r-223v: Nicolas-Claude Fabri de Peiresc’s letter to Girolamo Aleandro (<inc> Non prima dell’altr’hieri mi fù reso il piego di V[ostra] S[ignoria] dello 6 luglio; <exp of letter> rincrescendomi di non poterle mandare cose degne di lei, con che le bacio le mani di Parigi alli 8 d’ottobre 1616);
fols. 224r-225v: Girolamo Bignon’s Latin letter to Girolamo Aleandro (<inc> Iudicii speciem praefert epistola quam a te non ita pridem accepi; <exp> reuerendissimo Dino, (nisi graue sit) impertiri salutem. Uale amicissime uirorum Lutetiale [sic] Parisiorum eidib[us] octobris MDCXVI);
fol. 226r: life of Andrea Cisalpino (‘Informaz[ion]e data a N. della uita e opere del Cesalpino’);
fol. 226v: blank;
fols. 227r-230r: Latin tale on the death of two French lovers (<inc> Rem nouam, multis et uariis casibus refertam, in medium affero, auditores; <exp> Hic fuit finis amantium, ut uerum sit illud quod a poeta doctissimo dicitur ‘Durius in terris, nihil est quod vivat amante, Nec modo, si sapias, quod minus esse uelis’);
fol. 230v: blank;
fols. 231r-233v: facetious writing in the form of letter to a cousin on the disagreements between the Twelve Olympians (<inc> Cugino hon[oran]do Non ha molte sere, ch[e] essendo io entrato al solito nel mio letticciuolo; <exp> se[n]za hauer pur messo la bocca al dolcissimo Nettare, il quale uicinissimo era la porgermi l’amabile Ganimede. Non altro. A Dio); followed by a blank unnumbered fol.;
fols. 234r-235v: Latin philosophical dissertation (<inc> Quae res et saepe alios et me ipsu[m] paulo ante; <exp> qu[od] perpetua mea erga te obseruantia declarabit);
fol. 236r: Latin letter on a literary meeting (<inc> Descensurus in hanc litteraria pale[e]stram; <exp> nos capere, tu dare multo plura possis. Uale);
fols. 236v-237v: blank;
fol. 238r: dedicatory letter to cardinal Ottavio Bandini (‘All’illustrissimo e R[everendissim]o signore. Il signore Cardinale Bandino’);
fol. 238v: blank;
fol. 239r-239v: Anton Zanobi Baglioni’s letter dated 4 April 1615 to cardinal Bandini on his imprisonment (<inc> In questa mia imperata reclusione di gia tanti, e tanti mesi; <exp of letter> pregandoli da Dio felicissima conseruatione, et essaltatione. In Roma);
fols. 240r-243v: series of objections to Italian translation of Bartolomeo Platina’s Vite de’ pontefici, printed in Venice in 1543 (‘Censura nel libro del Platina delle Uite, e fatti de’ Pontefici, tradotte in lingua uolgare, e stampate in Venezia per Michele Tramezzino in quarto foglio nel MDXLIII’); followed by two blank unnumbered fols.;
fols. 246r-253v: Bernardo Davanzati’s academic writing (‘Accusa data dal Silente al Trauagliato regg[en]te viiii de gli Alterati’);
fols. 253v-259v: Bernardo Davanzati’s academic oration composed in deliberative genre (‘Oratione in genere deliberativo’).
Material Copy
Biblioteca Nazionale Centrale
Florence
Italy
Bonaugurelli’s lecture states Petrarch’s perfection both in literary and moral terms given that his love for Laura is chaste and pure. For Bonaugurelli such perfection is also attested by the fact the he lived many years after his poems were composed and never felt the need to edit or modify them. Relying on the authority of Aristotle, Bonaugurelli demonstrates that Petrarch never runs into a contradiction in his verse: he focuses in particular on RVF 2, 3, and 189.
Pietro Dini’s lecture examines three questions related to the topic of death: 1) if death is a good or a bad thing; 2) if death is to be feared or desired; 3) if Petrarch was right in pretending to long for death. Dini concludes that death can lead to a life of salvation.
Giustiniano’s letter aims to clarify from a philosophical perspective the interpretation of two problematic passages of RVF 2 (lines 5-8) and 3 (lines 9-11). Fol. 4r: after the title of Bonaugurelli’s lecture, another hand added with pencil ‘[anno 1586]’
Fol. 162 has been counted twice (fols. 162 and 1622).
Ms.Pal. 2, 56-61