Overview
Biblioteca Lancisiana, Severino
Rome
Italy
RVF, Triumphus Mortis I
Description
245x163 mm; I + 227 fols.
paper; cursive seventeenth-century hands; prose text.
M. A. Seuerini | Dello Stil riformato | [portrait of the author taken from a printed edition and glued on the fol.]
fols. 165r-171v: some paragraphs on Petrarch’s sententiae and rhetorical devices [as part of Severino’s Dello stil riformato] (‘Delle memorabil sentenze del Petrarcha’, <inc> Hor il Petrarcha per tutti suoi componimenti gran buone derrate (?) per tutto ci diè delle memorabili sentenze et dal principio lasciandone alcuni, che no[n] fanno per lo n[ost]ro proponimento incominciarem dal V° il quale del cantar nuouo de suoi già conceputi [sic] amori in q[u]este parole Quando io mouo i sospiri per laria sicome in quell’altro 134 Quando io mouo i sopiri [sic] a chiamar voi Vedi qual leggiadria. i sospiri per l’aria: sicome in q[u]ell’altro 134 Quando i begli occhi a terra inchina e i vaghi spirti in un sospiro accoglie. ma seguiam q[ue]ll[o] col che contiene la ragione producitrice de gli amori di esso Poeta, dicente cosi Son. 7 Quando il Pianeta, che distingue l’hore il q[u]al sonetto vedi per ogni uerso una sentenza et ben nobili tutte, che mettonci inanzi la comparatione de gli effetti, che produce il sole nella t[er]ra a quegli che produce M[adonna] L[aura] nel Poeta; <exp> et cio dico anche delle canzoni che son tutte marauigliose, et se[n]tenze co[n]tengono spessissime spetialme[n]te q[u]elle tre di cui la p[rim]a è q[uella] che la vita è breve et quell’altra di pensier in pe[n]sier et[cetera]. | Italia mia. o aspettata in ciel. spirne [sic] gente | Nella stagion ch’el ciel rapido inchina | Nel dolce te[m]po dela p[rim]a etade | Quell’antico mio dolce empio signore | Standomi un giorno so [sic] al fen. | Una donna più bella assai ch’el sole | Ma com’io no[n] dico delle sestine?);
fols. 216r-217r: Severino’s discussion of Platonic references in RVF 2 (<inc> Petrarca \nel 2°\ era la mia virtute al cor ristretta. Parve sempre si grande a tutti gli osservatori del Petrarca la contradittione di questi dui luoghi hora proposta, che alcuni degli espositori la vera resolutione desperando si condussero a negare la comune lettione del testo et tra gli altri il Fausto. Da longiano antico, et graue espositore del Petrarca dice, hauer lui letto per alcuni testi. Antichi questo uerso altrram[en]te scritto et che staua così: Non era al cor la mia uirtù ristretta; <exp> Ne sarà gra[n] fatto, poiché il uerso anti\co\quo dice Cor sapit; et pulmo loquitur; fel commouet iram; splen ridere facit; cogit amare iecur);
fols. 217v-218v: blank;
fols. 219r-224r: Severino’s analysis of the content of RVF 41, 42, and 43 (<inc> Hora del Petrarcha interpretarem noi tre sonettiin un groppo concordi di cui il p[rim]o è Quando dal p[ropr]io sito si rimoue che per la lontananza di M[adonna] Laura, sole hebbe per no[††]e giorni da lei fatta a graue dispetto, et perciò si celò et indi piouue, fulminò et si conturbò tutto il cielo; <exp> rimane nel suo candore la purità del Petrarcha et le curiose menti di q[u]esto poeta osseruatrici io no[n] dubito che già sieno appagate);
fol. 224v: blank;
fols. 225r: list of the content of six sonnets by a different hand (<inc> Sonetto 15 p. 34 Piouo[n]mi & c. proua in tutto dipe[n]der dalla sua donna, et dagli atti suo uari; <exp> Sonetto 50 p. 101*, che esso degnam[en]te patisca tira[n]nia d’Amore et c[etera] che già debba diffidarsi di rallentam[en]to o di difesa amorosa [the hand that wrote the rest of the ms. added on the same line: ‘dal luogo de gli accidenti et propriamente dagli aggiunti, et poi si anche da rilatiui, che son essi P[etrarca] et M[adonna] L[aura]’]); before this paragraph the same hand that penned the rest of the ms. wrote: ‘Ma p[er]che ragionato habbiamo assai de gli argomenti d’alcu[n] latino, sie bene anchora che gli artificij breuemente dimostriamo \in alcuni\ sonetti del Petrarcha pur[che] luoghi coi [sic] et \cio\ per cagione d’esempio solamente et non già p[er] principal avviso’;
fols. 225v-226v: blank;
fol. 227r-227v: Severino’s short analysis of some words from Triumphus Mortis I (<inc> Petrarca nel 2° [sic] cap[itolo] del trionfo di morte; All’hor di quella bionda testa suelse | morte con la sua mano un aureo crine. Vuole per queste parole (s’io no[n] m’inganno) dimo[n]strare il Petrarca l’immatura et uiolenta morte della sua donna; <exp> da capelli uegniamo diminutame[n]te in cognitione delle forze, et della complessione, imperoche se sarano duri, et densi, mo[n]streranno esser cotal huomo gagliardo, et audace, se molli et lissi, feminile et dilicato);
Other contents:
fol. Ir: title (‘M. A. Seuerini Dello Stil riformato’) followed by a printed portrait of Severino glued on the fol.;
fol. Iv: note of possession (‘BIBLIOTHECAE LANCISIANAE S. SPIRITUS IN SAXO’);
fols. 1r-164v: Severino’s numerous and various considerations on the language and sententiae of many Greek, Latin, early Christian, and Italian poets and prose writers (including: Homer, Herodotus, Thucydides, Demosthenes, Plato, Cicero, Sallust, Seneca, Petronius, Valerius Maximus, Tacitus, Virgil, Lucretius, Varro, Pliny, Apuleius, Arnobius, Lactantius, Tertullian, Clement of Alexandria, Dante, Della Casa, Ariosto, Bembo, and Boccaccio);
fols. 172v-215v: Severino’s further considerations on the sententiae and rhetorical elements of Greek, Latin, early Christian, and Italian poets and prose writers with a specific focus on 1) how and in what passages of a text to be more eloquent (with examples from Catullus for the pure style, from Thucydides for cultivating gravitas, from Herodotus for the majestic style, from Petrarch for the love style, from Dante for the true stile, from Della Casa for the magnificent style, from Homer and Demosthenes for all the previous ones), and 2) the origins of poetical features and tropes.
Material Copy
Biblioteca Lancisiana, Severino
Rome
Italy
Severino analyses several RVF poems from a linguistic and rhetorical point of view. His considerations mostly focus on grammatical, rhetorical, and stylistic choices and tropes employed by Petrarch. He also considers some rhetorical features used by Petrarch, their origins, and their pertinence to specific literary styles. Some other shorter considerations by Severino focus on the content of some passages of RVF and Triumphus Mortis I (for which he provides his own interpretations), and on the allusions to Platonic theories in RVF 2.