Overview
Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Milan
Italy
RVF, Triumphi
Description
200x150 mm; I + 506 + II fols. (numbered at both recto and verso with foliation starting at 1 for each quire: 1-80; 1-342; 1-118; 1-274; 1-82; 1-136 – to avoid confusion in the sequence of fols., an apex has been introduced with the number of the quire).
paper; seventeenth-century cursive hand; prose text.
‘Philologicae considerationes’
fols. 12-3382: Federico Borromeo’s philological observations (‘Philologicae considerationes’; <inc> Introduttione. Capo Primo. L’amore di parlar bene si sente quanto sia potente negl’animi nostri, e quanti aiuti stimoli habbia negl’animi gentili, non solo in parlando, ma in scriuendo ancora; <exp> Cosi noi dir possiamo di molti laudatori, e di molti biasimatori ancora. Non si merauigliauano a tempo delle cose belle, ne si merauigliano a tempo per la deformità delle cose brutte molte uolte);
fols. 3392-3422: blank;
Other contents:
fols. Ir: index of the contents of the ms.;
fol. Iv: blank;
fols. 11-731: Borromeo’s considerations on book censorship (‘TRVTINA. Libro Primo’; <inc> Mi disse una uolta un costumato huomo, e molto dotto, se haueua ueduto un certo libro nouellam[ent]e uscito in luce; <exp> Jbi Massinissam primum Regem appellatum, eximijsque ornatum laudibusm aurea Corona, aurea patera, sella curuli, et Scipione eburneo toga picta, et palmata tunica donat);
fols. 741-801: blank;
fols. 13-1103: Borromeo’s treatise on remedies against concupiscence (‘De Minimis et maximis remedijs Concupiscentiae. Libri Duo’; <inc> Io già sentì à ragionare una sauia persona et antica della Corte, e daua un’ammaestram[en]to si come utilissimo et di grandissimo momento; <exp> con perpetuo mouimento, si come ueggiamo farsi dalle piante, et dai bruti, et dalle istesse stelle, cosi minori, come mag[gio]ri ciò conuien fare);
fols. 1113-1143: blank;
fols. 1153-1824: draft version of a treatise on three vices (‘Del soggetto di questo libro. Capo primo’; <inc> Ottimamente disse Lattantio Firmiano, che si come già gli antichi finsero essere tre le furie infernali, le quali con le facelle accese in mano infiammauano il mondo; <exp> e come questo continuar si debba, e quali siano le utilità, che da essa oratione, e contemplatione a noi procedano);
fols. 1834-1924: blank;
fols. 1934-2674: additions to the previous work (‘ADDITAMENTI al libro d’Auaritia’; <inc> Doue io dico, che i uecchi sono auari, ouero doue io dico, che non hanno grandi speranze; <exp> che la sua uirtù non fosse cosi oppressa, e morta, che, ancor giacendo sotto terra, et sepolta, non si facesse sentire);
fols. 2684-2744: blank;
fols. 15-735: second draft version of the aforementioned treatise (‘Delle notturne illusioni. Capo 22’; <inc> Io lascio di ragionare di quegli effetti che comunalm[en]te sogliono cagionare, et che comunalm[en]te ancora uengono trattati dagli scrittori; <exp> Delle occasioni dei mali. capo 33. Del uineere le erubiscentie, e le molestie dell’animo. capo 34);
fols. 745-825: blank;
fols. 16-1316: prose writing with miscellaneous reflections (‘Inordinatorum cogitationum’; <inc> Di questo componimento l’ordine noi crediamo che debba hauere il disordine; <exp> le pene del qual purgatorio sicuram[en]te auanzano quelle che infino a qui hai tu nel mondo espermentato);
fols. 1326-1366: blank.
Material Copy
Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Milan
Italy
Part of the sixth chapter ‘Della poesia’ in Borromeo’s philological observations is devoted to Petrarch’s life and poetry. He depicts Petrarch as a moral exemplar of solitude and study, and as the master of the most difficult verse form, i.e. the sonnet. His judgment on the Triumphi is less fulsome: Petrarch showed himself to be juvenile and more historian than poet (‘puerile, et ... più tosto historico che Poeta’: fol. 1902). Borromeo also makes some remarks on Petrarch’s use of Portuguese and Provençal words transferred in Italian (fols. 1972-1982).
Borromeo’s strong interest in Petrarch’s works is testified by other mss. kept at the Ambrosiana Library in Milan. In ms. G 24 Inf. n. 7 Borromeo copies RVF 50, 170, and 259 (fols. 13-16, 67-68), as well as excerpts from Petrarch’s Latin works (fols. 141-147). In ms. F 24 Inf. Borromeo celebrates Petrarch’s strong inclination towards study (fols. 204-205) and uses his lines from RVF 53 to describe the decadence of the contemporary Italian literary scene (fols. 214-216). For an overview of Borromeo’s reflections on Petrarch, see Motta 2004, 229-50.
Motta 2004, 238, 250