Skip to main content

[Castelvetro’s commentary on RVF 1-3, 361; Camillo’s commentary on RVF 1-2]

Overview

Current Location

Museo Civico Correr
Venice
Italy

Shelfmark
Donà dalle Rose 447
Date
late-sixteenth / early-seventeenth century
Copyist
Related to Petrarch's

RVF 1-3, 361

Description

Physical Description: Format

320x215 mm for quires 28-41, including quires 32-36 on Petrarch’s sonnets; 213x150 mm for quires 1-27; quire 32: 10 fols; quire 33: 7 fols.; quire 34: 4 fols; quire 35: 6 fols; quire 36: 4 fols.

Physical Description: Textblock

paper; sixteenth-century cursive hand; single lines of Petrarch’s poems underlined and included in the text of commentary.

Title Page

‘[†††] Espositione del sonetto del Petrarca, Per far una leggiadra sua ve[n]detta’

Internal Description

Quire 32:
 
fols. 1r-4r: Lodovico Castelvetro’s commentary on RVF 2 (‘[†††] Espositione del sonetto del Petrarca, ‘Per far una leggiadra sua ve[n]detta’’; <inc> ‘Per fare una leggiadra’. Scusa perche non essendo lo stato amoroso altro che stratio il P[etrarca] da prima ui si lasciasse indurre o hora ui dimori; <exp> Alcuna uolta manca la uolonta, et alcuna uolta altra l’opportunita. Nel quale pare che il P[etrarca] altroue riguardasse dicendo [followed by RVF 65.1-4]);
 
fols. 4v-10r: Lodovico Castelvetro’s commentary on RVF 3 (<inc> ‘Era il giorno’. Accusa contra Amore che habbia fedito il P[etrarca] disarmato et risparmiata L[aura] armata. Ma perché l’essere disarmato è proua giustificante L’accusa accioche non si possa negare si stabilisce con la pruoua che il tempo prestasse sicurta; <exp> siche sara urto che quanto al P[etrarca] non habbia Amore mostrato l’arco a L[aura] et questo è quel che gli pesa, ma quanto ad altrui l’habbia anchora saettata tutto che non L’habbia fedita);
 
fol. 10v: blank;
 
Quire 33:
 
fols. 1r-7r: Lodovico Castelvetro’s commentary on RVF 1 (‘[†††] Espositione sop[ra] il p[rimo] sonetto del Petrarca. ‘Voi che ascoltate etc’’; <inc> ‘Voi ch’ascoltate’. Riconoscimento del Petrarca del fallo suo, et desperatione. Despera di potere mai riceuere da se medesimo perdono per hauere composti uersi di materia uana amorosa; <exp> La onde hauendo questa falsa credenza anzi il tempo che scrisse questo sonetto sicuramente L’assegno anchora a beati riputandola uera. Ilche poi gli è cagione di molto maggior pentimento et desperatione);
 
fol. 7v: blank, followed by one blank unnumbered fol.;
 
Quire 34:
 
fols. 1r-1v: Lodovico Castelvetro’s commentary on RVF 361(‘[†††] Espositione del sonetto del Petrarca, ‘Dicemi spesso il mio fidato speghio etc’’; <inc> Racconta il P[etrarca] quando et come si pente della uita giouenile da lui menata in questa eta matura; <exp> il quale con tutto che in esso si faccia mentione [—] di lei non dimeno perche non si da a tempo, non credere essere [—] uol mente tra qui di morti);
 
fol. 1v-2v: [Giovanni Maria Castelvetro’s] letter to Lodovico Castelvetro on the interpretation provided by another commentator of RVF 361 (‘[—]’; <inc> Ui mando la dich[—]ratione di quel luogo del sonetto Dicemi spesso L’a[—] il nome suo sotto la persona mia ‘Obedire a[—] meglio [—]’ Non pare a quell’amico mio che si debba far punto dopo [—] parola Lei; <exp> che nasconder la mia vecchiezza menando uita da giouine [—] che il tempo me impedisce togliendone le forze [—] con lei);
 
fols. 2v-3r: [Lodovico Castelvetro’s] reply to Giovanni Maria Castelvetro (‘[—]’<inc> Uedetevi uoi qual sia la modestia dell’amico uostro il quale raccontando per sua una spositione trouata da altrui et publicata gia tanti anni sono; <exp> ch’egli l’habbia male insegnato ad Alessandro Uelutello, ilquale si come idiota [—] di lui et d’alcuni altri et questa et il rimanente della sua spositione);
 
fol. 3r: [Giorgio Benzone]’s letter to Francesco Melchiori on the interpretation of RVF 361 (‘Mag[nifico] s[ignor] Franc[esco] Melchiori’; <inc> Il Dolce ha ueduto l’opinione di quei [—] intorno allo intendimento di quei due uersi del P[etrarca] Obedire a natura etc.; <exp of letter> A me sarebbe caro che uoi ne ricercaste il parere di quelli ecc[ellentissi]mi sig[no]ri);
 
fol. 3v: [Domenico Venier’s] letter to Francesco [Melchiori] on the interpretation of RVF 361 (‘Mag[nifico] m[esser] Franc[esco] mio honor[atissi]mo’; <inc> Persuaso dall’honorato m[esser] Carlo Zancarolo nostro, benche maluolentieri perche l’opinione mia e di persona, che poco importa; <exp of letter> Benche il Casteluetro senta altrimenti, [—] altro Bascio le mani di V[ostra] S[ignoria] et me le racc[oman]do di curar);
 
fol. 3v-4r: series of objections to previous letters that can be attributed to Lodovico Castelvetro (<inc> Niega [—] che in tutti gli essempi del P[etrarca] si ritroui solamente il punto nel fine di quel uerso Ch a contender con lei il tempo ne sforza; <exp> Niega che [—] debba creder [—] all’Amalthio giouane essere ue[—] l’opinione soprascritta di Lodouico Dolce);
 
fol. 4v: Benedetto Varchi’s sonnet to Lodovico Castelvetro (begins at line 3 ‘Hauuti, uoi in cui luce, e si scuopre’; addressee and lines 1-2 are erased by pen);
 
Quire 35:
 
fols. 1r-6r: Giulio Camillo’s commentary on RVF 2 (‘Di m[esser] Giulio Camillo Delminio espositione del Sonetto del Petrarca, Per far una leggiadra sua uendetta’; <inc> Per far una leggiadra sue uendetta etc. Per questa particola in questo loco ha quella uirtu, che appresso latini ut mentre significa cagione finale; <exp> Dal qual hoggi uorebbe forse per quello che disse à la 102 Et questo ad altra uoce ancho richiama la ragione suiata dietro ‘asensi’);
 
fol. 6v: blank;
 
Quire 36:
 
fols. 1r-4v: Camillo’s commentary on RVF 1 (‘Di m[esser] Giulio Camillo Delminio Espositione del p[ri]mo soneto del Petrarca. Uoi ch[e] ascoltate; <inc> Uoi questa uoce posta nel uocatiuo senza essere appoggiata à uerbo ha tenuto faticati molti li quali à gran torto si sono merauigliati, ch[e] P[etrarca] non gli habbia dato uerbo; <exp> Tal par gran merauiglia, et poi si sprezza, et dalla poco durabilita della eccel[len]te Bellezza disfe à la 99. Ma che? uen tardo, et subito ua uia. Ma perche dicesse uen tardo diremo al suo Loco).

Material Copy

Location

Museo Civico Correr
Venice
Italy

Shelfmark
Donà dalle Rose 447
Copy seen by
Lorenzo
Sacchini
Notes

Quires 32 and 33 reproduce almost identical with only minor differences to the print of Le Rime del Petrarca breuemente sposte per Lodovico Castelvetro(Basel 1582), pp. 1-20. Similarly, quire 35 replicates Camillo’s ‘Espositione sopra ’l primo, et al secondo Sonetto del Petrarca’, which had been printed in his collection of works (Tutte le opere di M[esser] Giulio Camillo Delminio, Venice: Giolito, 1567, II, 99-114). Quire 36 reproduces with substantial additions the aforementioned ‘Espositione’ (II, 115-122), and it possibly testifies to another version of Camillo’s exegetical writing on RVF2. As for Castelvetro’s critical observations, the most interesting quire of the ms. is no. 34, which contains the commentary on RVF361. The exposition here presents notable discrepancies with Castelvetro’s print commentaryLe Rime del Petrarca and is accompanied by some additional letters. According to Grohovaz (1993b, 254), the discrepancies in terms of commented lines and different observations between Le Rime del Petrarca and quire 34 indicate the different times in which Castelvetro commented on the poem. The material following Castelvetro’s exposition (made of four letters, one list, and one sonnet) is evidence of a flourishing debate on the differing interpretations of RVF361. In the first letter, Giovanni Maria Castelvetro illustrates the concerns of an unnamed commentator who follows Bembo’s theories. In the second letter Castelvetro defends his own theories, mostly focusing on linguistic issues. The two following letters belong to a later period and were probably sent on the initiative of Melchiori. The third and fourth letters set out Lodovico Dolce’s and Venier’s opinion on some passages in RVF361. In the last series of objections, possibly compiled by Melchiori (Grohovaz 1993b, 254), Castelvetro comments on previous issues raised in the letters. A copy of this material on RVFwas drafted in the nineteenth century in ms. Cicogna 3001/1 held at the same library (Venice, Museo Civico Correr). Grohovaz has published the material related to Castelvetro (1993b, 266-280).

         Often the names of the commentators, who participated in the debate on RVF361, have been erased. This is not the case in the aforementioned nineteenth-century copy.

Ms. Donà dalle Rose 447 is composed of 41 quires, either original works of Leonardo Donà, or copies made by him of works of other authors. Quires 1-21 deal with Leonardo Donà’s prestigious political activity and, more broadly, historical events. Some quires focus in particular on the history of Venice (mostly seen in a flattering perspective); other quires relate more strictly to Donà’s political career, to household matters, and to the many journeys he undertook. Quires 22-41 collect a series of literary and philosophical writings copied by Donà, who had a great interest in the works of Francesco Robortello (Quire 28: ‘Francesco Robortello dell’Oratore’; Quire 22: ‘Di Francesco Robortello discorso dell’origine numero, ordine, et methodo delli luoghi topici’; Quire 26: ‘Oratione funebre di Francesco Robortello nella morte del card[inale] Ardinghello’).

Bibliography

Grohovaz 1993a; Grohovaz 1993b