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[Varchi’s academic lectures on RVF 7 and on RVF 41-43]

Overview

Current Location

Biblioteca Medicea Laurenziana
Florence
Italy

Shelfmark
Ashb. 445
Date
sixteenth century (1540s)
Mode of exegesis
Related to Petrarch's

RVF 7, 41-43

Academy

Accademia Fiorentina, Florence
Italy

Description

Physical Description: Format

218x145 mm; III + 133 + II fols.

Physical Description: Textblock

paper; sixteenth-century cursive hand; single lines or small sections of Petrarch’s poems set on left, with prose text of lecture distributed across the page beneath either every single line or section of text.

Title Page

‘Lettera di M[esser] Benedetto Uarchi al Reu[eren]do M[esser] Pierfrancesco Riccio’ (fol. IIIr)

Internal Description

fols. Ir-IIv: blank;
 
fol. IIIr: title page (‘Lettera di Benedetto Uarchi al Rev[ueren]do M[esser] Pierfrancesco Riccio colla quale accompagna La sposizione al Sonetto La gola, il sonno, e l’oziose piume, letta da lui nell’Accad[emi]a Fior[enti]na Li 15 Ap[ri]le 1543’);
 
fol. IIIv: blank;
 
fol. 1r-1v: Benedetto Varchi’s dedicatory letter to Pierfrancesco Riccio (‘Al Molto Mag[nifi]co et R[eueren]do m[esser] PIerfrancesco Riccio suo osseruandissimo’; <inc> Molto Mag[nifi]co et R[eueren]do S[ign]or mio No[n] U[ostra] S[ignoria] fece perdita alcuna a no[n] uenire all’Accademia; <exp of letter> occupatissima sempre nella bisogna et servigi dell’Ecc[e]ll[enti]ss[i]mo et Ill[ustri]ss[i]mo Duca, principe et Padrone n[ost]ro);
 
fols. 2r-33r: Varchi’s academic lecture on RVF 7 (‘Spositione di Benedetto Varchi sopra il Sonetto: La gola, e ’l sonno, e l’otiose piume. Letto da lui publicamente nella fioritissima Accademia fiorentina, il quindicesimo giorno d’Aprile dell’anno M. D. XLIII’; <inc> Quello, che io degniss[im]o console; Nobiliss[im]i Accademici: et uoi tutti benigniss[im]i Uditori, ho da Dio optimo et grandissimo desiderato lungo tempo, cio è di potere, doppo molta noia et trauagli, cosi di mente, come di corpo, ritornare in questa bella et dolcissima Patria; <exp> quella uoglino, piu tosto scusando et perdonando dara animo a me et a gli altri, che cercano di piacere loro, cha sbigottir loro et me mordendo et biasimando);
 
fol. 33r: colophon: Il fine;
 
fols. 43r-45r: Varchi’s dedicatory letter to Pasquino Bertini (‘Benedetto Uarchi a m[esser] Pasquino Bertini Accademico Fiorentino, et segretario della Ill[ustri]ss[i]ma S[igno]ra Maria Salviata de Medici’; <inc> Io no[n] posso no[n] lodarui grandemente meco medesimo; <exp> State sano et amatemi come fate);
 
fols. 45r-59r: Varchi’s academic lecture on RVF 41, 42, and 43 (‘Sposizione di Benedetto Uarchi sopra i tre sonetti Quando dal proprio sito si rimuoue etc. letti da Lui prouatam[en]te nella fioritissima Accademia fiore[n]tina à Di xx d’Aprile, nel xliii’; <inc> Tutte le forme sostanziali Mag[nifi]co Consolo, et uoi nobilissimi Accademicj, procedono (come dicono i filosofi) dalla prima cagione loro, et di tutte le cose, cio è da Dio glorioso et sublime; <exp> ‘Qui doue mezzo son Senuccio mio’. ma etiandio i greci et i latini come si uede da chiunque gli legge et considera, et paro disse Claudiano O nimium dilecta Deo cui militat Ether Et coniurati ueniunt ad classica uenti. et qui ringraziando tutti et a tuttj offrendomi fò fine);
 
fol. 59r: colophon: Il fine;
 
Other contents:
 
fols. 33v-34v: Varchi’s dedicatory letter to Cosimo de’ Medici, Duke of Florence (‘Al molto Ecc[e]ll[enti]ss[i]mo Sig[no]re il Sig[n]or Cosimo de Medici. Duca di Firenze Padrone sempre osser[uandi]ss[i]mo’; <inc> Tutti quei seruidori, molto Ill[ustri]ss[i]mo et Ecc[e]ll[enti]ss[i]mo Duca padron mio; <exp of letter> quanti merita la bontà sua, et ricercano i bisogni n[o]st[ri] D[uca] V[ostra] E[ccellenza] Ill[ustri]ss[i]ma);
 
fols. 35r-43r: Varchi’s funeral oration in praise of Maria Salviati (<inc> L’acerba et importuna Morte dell’Ill[ustris]s[i]ma et sempre osser[unadis]s[i]ma Sig[no]ra Maria madre dell’Ecc[e]ll[enti]ss[i]mo et sempre felicissimo Duca; <exp> la medesima udienza et attenzione che n’hauete prestata insino a qui);
 
fols. 59v-60r: Varchi’s dedicatory letter to Cristofano Rinieri (‘Benedetto Uarchi al Mag[nifi]co et suo molto honor[atissi]mo M[esser] Cristofano Rinieri’; <inc> Due cose sono state cagione principalmente (Mag[nifi]co m[esser] Cristofano) ch’io senza hauer risguardo; <exp> che posso no[n] à uoi che la ui sapete benissimo, ma à gli altri, parte di quella osseruanza, et gratitudine, che ui debbo);
 
fols. 60r-127r: Varchi’s academic lecture on Dante’s Purgatorio XXV (‘Dichiarazione di Benedetto Uarchi, sopra il uenticinquesimo canto del Purgatorio di Dante, Letto da lui publicamente nella feliciss[im]a Accademia fiorentina il giorno doppo S[an]to Giouanni dell’anno M.D. xliii’; <inc> Tutto l’ente, cio è tutte le cose, che sono, q[u]alunque et douunq[u]e siano, et si comprendono, Mag[nifi]co Consolo: uirtuosissimi Accademicj, et uoi tutti uditori nobilissimi; <exp> et qui per no[n] essere meno stanco, ne meno fastidito di uoi, ringraziando prima Dio dell’aiuto suo, et poi le cortesi humanitò u[ost]re, della grata udienza loro porrò fine à questa tanto lunga materia, et tanto dificile);
 
fols. 127v-133r: Varchi’s reflections on beauty and grace in response to his friend Leone Orsini (‘Risposta del Uarchi à duoi dubij datoli da un suo amicissimo’; <inc> U[ost]ra S[ignoria] mi domanda di due dubbij, primierame[n]te, se la grazia puo stare senza la bellezza; <exp> à q[ue]lla et à tutti gli altri insieme co[n] Luca, et co[n] m[e]ss[er] Carlo);
 
fol. 133v: blank.

Material Copy

Location

Biblioteca Medicea Laurenziana
Florence
Italy

Shelfmark
Ashb. 445
Copy seen by
Lorenzo
Sacchini
Notes

As regards RVF 7, Varchi explains in his first lecture that Petrarch’s aim is to encourage Boccaccio and other of his friends to pursue literary studies. Varchi concentrates on the literal meaning of the words, on rhetorical figures, and he analyses the sonnet in the light of the Italian and classical literary traditions, quoting from other authors and from Petrarch himself. Varchi’s interpretation makes references to both Neoplatonic and Aristotelian philosophical traditions.
 
The second lecture emphasizes the elevated style of the three poems (RVF 41, 42, 43) and identifies their common subject-matter: the celebration of Laura. For sonnet 41, Varchi stresses the Virgilian echoes and provides an interpretation of the last terzina which contrasts with an earlier commentator. Varchi also praises the varietas demonstrated by Petrarch in using the same rhymes for the three sonnets.

Bibliography

BML Mostra, 57; CatAshb. n° 445
 
***
 
Andreoni 2012, 65-71, 83-86; Huss-Neumann-Regn 2004, 57-87 (modern edition); Tomasi 2006